1. "Tra un mese si ricomincia eh?"
Lo so, Adriano, in cucina ho un calendario con delle crocette rosse a ricordarmelo.
2. "Stasera alla cena in spiaggia ci saranno dei bambini… ci pensi tu?"
No, sono in vacanza anche io (che poi io preferisca passare più tempo con i bambini che con gli adulti, talvolta è una scelta obbligata)
3. "Perché non fai ripetizioni durante l'estate? Tanto non fai niente!"
È evidente che la percezione del "niente" è tanto diversa da persona a persona!
4. "Aaah eccola, spaparanzata sotto l'ombrellone A SPESE NOSTRE!"
Anche questo cocktail per brindare a te me l'hai pagato tu, Saverio! Cin!
Ma poi scusami, quando era il momento di scegliere un mestiere... Perché non hai scelto di fare l'insegnante e "gozzovigliare" anche tu come me in agosto? Aaaaah già, 30 bambini urlanti per 5h tutte le mattine. Capisco!
5. "Giovannino, comportati bene eh… lo sai che lei è una maestra!"
E questo vuol dire che… MMMUAHAHAHAHAH (risata satanica).
6. "Ho visto che hanno aumentato gli stipendi agli insegnanti, sarai contenta ora!"
Controlla aumento di stipendio netto: 34,58€
7. "Perché non vai in vacanza TU CHE PUOI?"
Salve, sono la banca della docente X. Sto calcolando dove potrebbe andare in vacanza senza correre il rischio di non mangiare per i prossimi due mesi. Calcolo.
Lei può svolgere il seguente itinerario:
da:
casa sua
a:
il cartolaio dietro l'angolo.
8. "Non sei molto abbronzata… ma non sono 3 mesi che sei in vacanza?"
Mi sa che quello da 3 mesi in vacanza è il tuo cervello, Armando, ma non ti giudico, anzi invidio la tua ignoranza.
9. "Ah no! Io i compiti per le vacanze a mio figlio non ne faccio fare manco mezzo. SONO INUTILI!"
Certo, tanto poi a settembre se devo riprendere tutto da capo e non faccio argomenti nuovi i primi 3 giorni di scuola, se la prende con me, signora mia!
10. Le corsie "Back to school" al supermercato, il 2 di agosto.
Anche meno, capitalismo. Anche meno.
MOMENTO SERIETÀ: ho sentito, al mare, in un malaugurato momento in cui non avevo gli auricolari con la musica, un padre che diceva al figliuolo/a: "Tanto quella stron*a della maestra sta roba non la corregge nemmeno.", riferendosi ai compiti delle vacanze.
Allora.
Non entrerò nemmeno nel merito dell'epiteto esornativo dato alla collega (ci tornerò presto però).
I compiti delle vacanze NON SONO OBBLIGATORI, ma solo SUGGERITI. Quest'anno per esempio io e la mia collega non abbiamo nemmeno consigliato il consueto librino italiano/matematica/restodelmondo (a onor del vero, io ne ho suggerito uno mini di inglese), visto che il nostro libro di testo aveva esercizi a profusione. Non vengono corretti perché NON C'È TEMPO e perché non sarebbe giusto, visto che non c'è obbligatorietà. Al massimo qualche collega li controlla, cioè ritira i libri e fa un check, per capire più o meno cosa è da ripassare e cosa no. Personalmente, non lo faccio. Ho più interesse a sapere da bambini e bambine se e cosa hanno bisogno di rivedere (si chiama metacognizione; no, non è fantascienza) e sviluppare una consapevolezza rispetto al proprio apprendimento. È più difficile? Sì. Ma tutto il tempo che avrei usato per correggere un qualcosa fine a sé stesso lo userò per ascoltarli. In una società che guarda solo alla performance (e alle corsie Back to school), prendersi tempo per ascoltare non mi pare così male.
Poi, purtroppo lo so che ci sono colleghi e colleghe che riempiono di compiti ed è più che ovvio che non ha senso. Il riposo è importante, per tutti. Ora però sapete che i compiti delle vacanze non sono obbligatori ma consigliati, quindi potete rispondere a tono se vi puntano il dito. Però, non farli per partito preso è davvero una sciocchezza. A mio modesto parere.
Buon proseguimento d'estate!
Comentarios