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Writer's pictureLa maestra con gli occhiali rossi

HO CAMBIATO GLI OCCHIALI

Ci ho camminato sopra. Agli occhiali vecchi, intendo. Ero nel giardino della scuola, durante la ricreazione, e per spiegare un gioco ho sbracciato talmente tanto che ho fatto cadere gli occhiali per terra e, insipiegabilmente, ho deciso di camminarci sopra.

Forse avevano fatto il loro tempo, forse mi volevano dire qualcosa. O forse sono solo la più smanata della Terra.


Ad ogni modo, ho cambiato occhiali. Sono sempre rossi, questione di marketing (che ridere...), ma sono molto diversi. I miei primi occhiali rossi erano rettangolari, rosso scuro con interni variopinti. Mi davano l'idea di una diversità un po' nascosta, di un'essere alternativa ma senza troppe pretese.

Questi nuovi occhiali sono di un rosso più acceso, sono tondi, più morbidi e mi illuminano il viso molto più di quelli vecchi.

Avevo bisogno di vedere le cose in modo diverso, questo era chiaro.


Ho cambiato gli occhiali e dunque ho cambiato un po' viso. Ed è proprio vero, sia fisicamente che in modo figurato: sono passati esattamente 10 anni da quando ho messo piede per la prima volta in un'aula da insegnante "vera". Me lo ricordo quel brivido, quella responsabilità che avevo ed ho nei confronti delle giovani menti. Ora sono più tranquilla quando entro in classe, l'esperienza mi ha dato una grande mano. Continuo ad essere un macello: disordinata e perdo quasi sempre il filo del discorso quando bambini e bambine mi fanno domande più profonde, fanno collegamenti con l'attualità e mettono alle strette gli adulti che, rappresentati nella mia persona, non riescono a capire o condannano per scelte abominevoli (e come dar loro torto).


Ho cambiato gli occhiali, ma non ho cambiato il modo di usarli. Cioè per vedere meglio, più da vicino, tutti i particolari, capire i bisogni che non sono declamati, offrire una versione diversa del sapere, divertente, eccitante, liberatorio.


L'idea che ho di scuola la divulgo ogni giorno. Un posto bello e accogliente, di scoperta e amicizia, di relazioni e coscienze. A me la scuola piace. E vorrei che tutti avessero i miei occhiali per vederlo.


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